Il rugby è tradizionalmente uno sport riservato ad un numero ristretto di paesi, soprattutto europei o comunque di cultura anglosassone : pur non facendone parte, l’Iran da qualche anno sta iniziando a conoscere questa disciplina, soprattutto a livello femminile.
Lo scorso anno un post su Twitter, divenuto rapidamente virale, aveva attirato l’attenzione di molte persone su una realtà sino ad allora poco nota a livello internazionale : in un campo da rubgy a Teheran una giovane allenatrice, da poco divenuta mamma, si rivolge alle giocatrici della propria squadra tenendo in braccio il figlio.
Iranian mother holding her newborn in her arms coaches her rugby team Tehran’s Stars pic.twitter.com/nHlUuxGv1d
— Sobhan Hassanvand (@Hassanvand) 20 settembre 2017
Nahid Biyarjomandi, allenatrice e dirigente della Federazione Iraniana, ha dichiarato ad Asia Rugby che in Iran il rugby femminile sta crescendo ad un ritmo più veloce rispetto a quello maschile. Nahid ha giocato a rugby per nove anni e ora dedica il suo tempo allo sviluppo del movimento rugbystico femminile nel suo Paese : “Stiamo cercando di raggiungere un buon livello in Asia, un giorno ci piacerebbe partecipare alla Coppa del Mondo, perché no? Forse è solo un sogno, ma nella mia mente nulla è impossibile”. Tuttavia, nonostante la passione di Biyarjomandi, la crescita del rugby in Iran non è facile : “C’è grande entusiasmo ma non abbiamo molti allenatori con una preparazione adeguata. E anche per quanto riguarda l’attrezzatura dobbiamo crescere, se vogliamo che questo sport si diffonda. Nonostante questi problemi non mi arrendo, amo il rugby e adoro aiutare le ragazze iraniane a praticarlo”
A dicembre si è disputato, a Kerman, il campionato nazionale di rugby a 7 : 13 squadre partecipanti, quasi 200 atlete ed il titolo assegnato al Razavi Khorasan, davanti a Datis Rugby Club e Alborz.

Per quanto riguarda invece il rugby a 15, a Teheran lo scorso novembre è stato assegnato il secondo titolo nazionale : hanno partecipato solo 4 squadre (ma l’anno precedente erano 2) ed ha vinto il Datis Rugby Club della capitale. Gli arbitri della competizione erano donne, a riprova della crescita complessiva del movimento.
La squadra vincitrice
Il presidente della Federazione, Dr. Hussain, in occasione della manifestazione ha espresso la propria soddisfazione per la crescita del movimento femminile : “Il nostro programma per le donne prevede oltre al mini rugby anche campionati under 15, under 18 e senior in oltre 20 province; vorremmo anche partecipare con la nazionale a 15 ai tornei asiatici, ma ci serve uno sponsor, purtroppo non siamo in grado di fare tutto quello che vorremmo per mancanza di fondi”.